Maiorca da gustare

Oltre alla movida c’è di più. Quando si pensa a Maiorca le prime cose che vengono in mente sono il mare, le spiagge, i numerosi locali dove trascorrere notti folli. Eppure l’offerta dell’isola più grande delle Baleari è ricca e variegata come ricca e variegata è la sua tradizione enogastronomica. Il cibo maiorchino, infatti, meriterebbe da solo un viaggio: verdure, formaggi, pesce, crostacei e dolci a base di mandorle e miele – le gustose ensaïmadas – insaccati, le sobresadas, ottime carni e la paella con gli spaghetti, la fiderà. E ancora l’ottimo vino che si produce dai vitigni della fertile campagna isolana. Per provare tutte queste delizie c’è solo l’imbarazzo della scelta. A partire dal famoso mercato gastronomico di San Juan, un tempio ricco di creatività e convivialità. Sorge a Palma in un enorme edificio modernista, trasformato in un mercato dove si fanno acquisti e soprattutto dove ci si delizia con le prelibatezze gastronomiche locali e nazionali con uno spazio per gli show cooking e altri eventi legati al cibo.

C’è poi quello più piccolo e informale di Santa Catalina dove si può pranzare al ristorante Taronja Negre Mar per deliziarsi con piatti innovativi proprio davanti al Club de Mar, il porto di Palma. Oppure, in pieno centro storico, al Bon Lloc, per chi non ama la carne si può trovare il primo ristorante vegetariano e vegano della città. Si potrà anche scegliere di pranzare – o cenare – al ristorante Es Baluard Restaurant & Lounge, il locale del museo d’arte contemporanea, con una magnifica vista sulla baia.

Tanti i piatti tipici dell’isola. Tra i più famosi c’è il tumbet, un pasticcio cotto al forno e realizzato a strati con deliziosi tocchetti di cernia o coda di rospo, patate, melanzane e peperoni, il tutto fritto e completato con salsa di pomodoro. Oppure il gatò, un dolce di farina di mandorle esclusivamente a km zero. Per iniziare bene la giornata, però, sull’isola si fa colazione con le celebri ensaïmadas, simbolo di Maiorca nel mondo intero, il cui nome deriva da saïm – grasso di maiale – che è alla base della pasta di questo dolce. Non sono altro che brioche a forma di spirale spolverizzate di zucchero a velo. Tipico di Maiorca è il riso brut, un riso cotto con verdure e legumi, e la sobrasada dal caratteristico colore arancio-rossiccio. Si tratta di un insaccato crudo stagionato prodotto con sale, paprika affumicata dolce e un mix di altre spezie.

Ci sono poi l’agnello arrostito sulla legna, il maiale alla piastra, una torta di legumi e funghi chiamata la coques e quella al formaggio, la greixonera de brossat. Chi ama il pesce gradirà la caldereta de langosta. Il tutto si può gustare con un buon bicchiere di vino. A Maiorca, ci sono due vini Doc: quello del comune di Binissalem in cui si producono un rosso e un rosato, e quello di Pla de Llevant, i cui vini hanno dei sapori soavi.

Insomma non ci resta che impugnare forchette e brandire i nostri bicchieri e gustare le tante prelibatezze che Maiorca ha da offrire.