Ricominciare a Maiorca dopo i 40 anni: la storia di Barbara

Barbara ha più di 40 anni. Lo so che non è carino dire l’età di una donna, ma in questo caso, e per come li porta (sembra una ragazzina) credo che a Barbara farà piacere.

Milanese d’ origine, Barbara Maffini 46 anni, una qualifica come operatore turistico, è in realtà una donna che ha fatto e fa tantissime cose. Istruttrice di difesa personale e fitboxe, si occupava a Milano anche di web e marketing online. Stanca però di questa situazione di insofferenza che si respira nel nostro paese, ha deciso di ricominciare a Maiorca. Una buona dose di coraggio e tantà umiltà le hanno permesso nel giro di poco tempo, di trovare finalmente la serenità.

Come mai hai deciso di mollare tutto e trasferirti a Maiorca

Principalmente la freddezza  e l’indifferenza della nostra gente,  la mancanza di serietà e di valori nel mondo del lavoro dove, alla difficoltà di trovare un impiego o un contratto, si aggiunge spesso quella di ottenere la propria retribuzione. Una  forma di insofferenza  verso la maleducazione che impera  negli uffici pubblici e per le strade…

Da quanto tempo vivi sull’isola?

Da un mese e una settimana.

Hai programmato il trasferimento nei minimi dettagli oppure hai preso un biglietto di sola andata?

Ho affittato una stanza in un appartamento condiviso per cinque giorni.. e si, avevo un un biglietto di sola andata.

Credi che abbia più coraggio chi resta o chi va?

Credo che abbia più coraggio chi resta, io mi sono scontrata contro una ricerca durata quattro anni prima di decidere di partire. E tutt’ora nutro un profondo rispetto per chi vive ancora e lavora a Milano. La vita non é facile soprattutto se ci sono anche i figli.

Che cosa fai a Maiorca e quali sono state le difficoltà iniziali, soprattutto per trovare lavoro?

Il primo giorno ho acquistato una scheda telefonica per avere un numero spagnolo a cui farmi contattare, l’ho inserito nel cv e ne ho stampate delle copie. Ogni giorno, percorrevo una zona di Palma a piedi proponendomi come cameriera, lavapiatti o cameriera al piano negli hotel… Ho capito però che senza esperienza e con la fine della stagione ( molti hotel chiudono )  i miei tentativi restavano disattesi. Così ho visitato tutti i centri fitness essendo anche insegnate di fitboxe e difesa personale, e grazie ad un incontro fortunato con una ragazza italiana residente qui da quindici anni  mi hanno chiamate per delle sostituzioni e per tenere  dei corsi per valutare la mia idoneità. Oggi insegno in quattro centri.

Trovi Palma una città cara rispetto a Milano?

No affatto;  inoltre Palma é una città ben organizzata, e collegata da una rete di trasporti pubblici impeccabile.

Che cosa ti piace dell’isola?

La gente che canticchia mentre cammina o fa la spesa..Le persone a cui chiedevo lavoro che mi auguravano “Buena suerte”, gli impiegati dove ho fatto il NIE cortesi e sorridenti. L’energia positiva di quest’isola.

Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?

Prendere la residenza per vedere dimezzati i piccoli costi per il trasporto e i voli interni e imparare questa lingua meravigliosa.

A cura di Mary Marchesano