El Arka de Tia Vivi, amici animali a Palma di Maiorca
di Mary Marchesano
A una manciata di chilometri da Palma di Maiorca si trova El Arka di Tia Vivi, un rifugio per animali abbandonati e un ostello per cani.
Viviana Bellini, uruguaiana e con origini italiane, è la direttrice di questa associazione che si batte per la tutela e la protezione degli animali, dal 2006. Molto sensibile fin da piccola al problema dell’abbandono, Viviana vive in una accogliente casa a dieci minuti circa in auto dal centro di Palma. Una vera e propria fattoria, con ettari di terreno, dove convivono cani, gatti, un pappagallo di nome Pipo, una tartaruga, galline e ben tre generazioni (Viviana, la mamma e la nonna, oltre a Gustavo il suo compagno).
L’Arka di Tia Vivi è un rifugio per cani abbandonati, anziani o malati con lo scopo di recuperarli, curarli e dargli una seconda possibilità, aiutandoli a trovare una famiglia che possa amarli e prendersene cura.
«Ogni mese salviamo circa 10-12 cani e dall’anno scorso siamo riusciti a trovare famiglia a circa 130 animali.» La maggior parte dei cani trova famiglia all’estero, soprattutto in Germania.
- Quali sono i principali motivi per cui un cane viene abbandonato a Maiorca?
- Come funziona la vostra Associazione?
- Ci racconti un caso di successo?
- Che cosa dovrebbero sapere i nostri lettori prima di adottare un animale?
- Per chi volesse adottare un cane o chiedere informazioni su come funziona può contattare Viviana al +34 628.306.366
Quali sono i principali motivi per cui un cane viene abbandonato a Maiorca?
«Le persone abbandonano i cani per mille motivi: abbaiano e disturbano i vicini, danno fastidio in casa, sono agitati,… ma purtroppo nessuno considera la situazione traumatica a cui può essere stato sottoposto l’animale. Dal mio punto di vista, l’abbandono dovrebbe essere penalizzato.»
Come funziona la vostra Associazione?
«La nostra associazione è sostenuta e vive grazie alle donazioni di privati. Offriamo un servizio di pensione per cani per tutti coloro che viaggiano o che hanno un impegno e non possono prendersi cura del loro amico a quattro zampe. Nella nostra pensione i cani sono liberi, non ci sono gabbie e vivono praticamente in famiglia. Gli introiti della pensione aiutano a sostenere l’associazione e a salvare animali abbandonati. Siamo una famiglia di 6 persone che amano gli animali, quindi li salviamo. Andiamo direttamente nei canili o ci contattano attraverso la nostra pagina Facebook.»
Ci racconti un caso di successo?
«Vi racconto la storia che ho raccontato qualche tempo fa. Una ragazza era disperata perché in diverse pensioni, qui a Maiorca, non accettavano il suo cane. Dicevano che era aggressivo, che era ingestibile, che si comportava male. Provò ben 5 posti e non sapeva più che fare. Quando conobbi Mino, mi venne anche un po’ da ridere. Il primo giorno da noi sembrava un peluche di 40 kg. Oggi è un nostro ospite abituale, praticamente sono la sua zia. Viene da noi volentieri e non vuole più tornare a casa. In realtà dovete sapere che non esistono cani aggressivi, bensì paurosi.»
Che cosa dovrebbero sapere i nostri lettori prima di adottare un animale?
«La gente dovrebbe essere cosciente del fatto che avere un animale, qualunque sia, comporta tempo, denaro, e responsabilità. È importante che il cane socializzi con altri animali, che il cane passeggi, che sia nutrito in modo adeguato e che abbia tutto l’amore necessario. Avere un cane è un impegno grande e bisogna tenerne conto. Chi adotta ha una responsabilità e un impegno che non può cambiare se l’ambiente intorno a lui muta: ci sono persone che abbandonano perché cambiano appartamento, o perché nasce un bambino, o perché divorziano. Non ci sono scuse! Prima di adottare forse sarebbe meglio considerare le dimensioni della casa, se si ha tempo a disposizione per lui, se viaggiamo molto. Fare una lista ed essere onesti con se stessi. »