Vivere a Maiorca (e i suoi lati negativi)

L’abbiamo già detto diverse volte: chi vive a Maiorca è davvero fortunato. La perla del Mediterraneo è un vero e proprio paradiso terrestre, e a differenza delle altre isole delle Baleari, a Maiorca c’è movimento 365 giorni all’anno. La qualità della vita è buona, senza contare che si è circondati dalla natura incontaminata e selvaggia. 

Allora quali sono i lati negativi di vivere a Maiorca?

Faccio una piccola premessa, che vale per tutti i paesi del mondo. Quando prendiamo la decisione di trasferirci all’estero, di cambiare vita o solo città, dobbiamo essere pronti e preparati. Molto spesso si è mossi dall’entusiasmo ma non si mettono in conto molte cose.

Se pensate di vivere e lavorare a Maiorca, ecco qui 3 punti su cui riflettere e prestare attenzione.

  1. Avete un cane? Armatevi di pazienza per cercare una casa. Le Baleari in generale non sono così pet friendly come possiamo immaginare. Mi spiego meglio: se cercate un appartamento in città ad esempio e avete un cane, di razza medio/grande, troverete diverse difficoltà. Per i mallorquini se avete un cane dovreste vivere in una casa di campo, o fuori Palma. Non è impossibile trovare ma siate preparati  e non demordete alle prime risposte negative. Potreste trovare delle case molto carine, con terrazzo e ad affitto basso, ma vietano i cani. Consiglio: convincete il padrone di casa ad inserire nel contratto di locazione una clausola dove vi fate carico di eventuali danni commessi dal vostro amico a quattro zampe.

  2. Internet e telecomunicazioni? Si, ma più cari rispetto all’Italia. A Maiorca non siamo nel terzo mondo. Siamo in Spagna e c’è davvero tutto (faccio questa premessa perché ricevo ancora molte mail dove mi si chiede se abbiamo un impianto di fognatura) ma internet e il settore delle telecomunicazioni costano molto di più rispetto all’Italia. Per l’ADSL casa e telefonia mobile ad esempio consiglio compagnie come Jazztel (è possibile contattarli per telefono e non obbligano a sottoscrivere un contratto annuale o fisso). Altra cosa importante: controllate bene il dettaglio dell’offerta; a volte indicano un prezzo ma senza specificare gli altri oneri.

  3. Tornare a casa per le feste? Se non vi organizzate per tempo, da metà ottobre fino a marzo, tornare in Italia sarà come fare un viaggio oltre oceano. I voli diretti non ci sono e tra uno scalo e un altro finisce che ci mettete anche 8 ore (mentre durante la stagione estiva, in un’ora e mezza di volo arrivate a Milano). Senza contare il costo eccessivo del biglietto.

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